lunedì 6 febbraio 2012
Tre domande e tre risposte
La Redazione del Giornalino di Corsico ha risposto alla nostra richiesta di uno spazio per esprimere le posizioni del Comitato, non con un nostro articolo come avremmo desiderato ma ponendoci tre domande.
Per chi non le avesse già lette nell'ultimo numero del Giornalino le pubblichiamo qui di seguito, lascio a voi il giudizio, sia sulle risposte che sulle domande...
Come e perché è nato il Comitato?
Come molti cittadini già sanno, il comitato “Decidiamo insieme” è nato nel corso dell’assemblea pubblica dal titolo “Nuovo municipio a Corsico? Decidiamo insieme!” svoltasi lo scorso 8 settembre, intorno all’idea di alcuni cittadini che volevano farsi promotori di una petizione popolare per chiedere all’Amministrazione comunale di consultare i cittadini sull’inserimento o meno del progetto “Nuovo municipio” nel Pgt.
Quali sono le vostre principali obiezioni al progetto “Nuovo municipio”?
L’attività del comitato si è concentrata sulla raccolta di firme a sostegno della petizione (ne sono state consegnate 1.500): va da sé che la nostra principale obiezione sia la mancanza di condivisione che ha contraddistinto questo progetto.
Pur riconoscendo all’Amministrazione il suo vasto lavoro di informazione dei cittadini, sappiamo distinguere la condivisione dalla propaganda: riteniamo che esprimersi in maniera efficace su un progetto così impattante per la città sia un diritto dei cittadini, soprattutto se la proposta non era nel programma elettorale “scelto” dai
cittadini attraverso il voto.
Inoltre, l’impegno di spesa è molto elevato, nonostante il tentativo della Giunta di far credere ai cittadini che sia “a costo zero”: la vendita delle proprietà comunali (via Roma 15, via Monti, cascina Agostoni, via Dante con la biblioteca, centro diurno integrato di viale Liberazione, via Foscolo) non è affatto un “costo zero” per la comunità.
In un momento di grave crisi per le famiglie e di tagli agli enti locali, che hanno ril essi soprattutto sulle fasce socialmente più fragili, non ritenete prioritario per un’Amministrazione limitare gli sprechi determinati dal frazionamento del Comune in più sedi, recuperando risorse per la città?
Proprio perché lo riteniamo prioritario, vorremmo che l’Amministrazione vagliasse altre ipotesi percorribili che permettano di liberare risorse più rapidamente, e con minore impatto sulla città: l’idea di razionalizzare le sedi comunali che in questo momento generano sprechi è ottima, ma il recupero delle risorse non sarebbe immediato,mentre ci sarebbe bisogno di risposte più rapide
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