Alcune considerazioni
La consegna lunedì 26 delle prime 500 firme sulla petizione comporta ai sensi del regolamento comunale che si riunisca entro 30 giorni massimo la commissione competente e che il sindaco debba dopo aver ricevuto il parere della commissione comunicarlo entro 30 giorni ai comitato promotore.
Questo significa che, senza commettere alcuna irregolarita, la sindaca potrebbe procrastinare sino al 26 novembre la propria risposta.
E' altresì chiaro che nulla vieta alla commissione comunale competente e al sindaco di dare ai cittadini corsichesi e al comitato una risposta in tempi più brevi. Magari prima che il consiglio comunale venga chiamato, il 12 di ottobre, a esprimersi sul PGT che contiene la proposta di un nuovo municipio.
Votare sul PGT, senza prima aver dato una risposta ai cittadini sottoscrittori della petizione, significa in pratica negare che venga fatta una consultazione preventiva tra gli abitanti di Corsico.
E' chiaro che non ci sono prima del 12 ottobre i tempi di una consultazione, è altrettanto chiaro che votare il PGT senza stralciare il progetto del comune significa negare nei fatti quella partecipazione sbandierata a parole.
Dopo la nascità del comitato è stato un fiorire di iniziative informative in cui l'amministrazione si è spesa per convincere i cittadini della bontà del progetto i nuovo municipio nell'area ex burgo.
Premesso si è passati già da un costo inizialmente indicato in 12 milioni di euro a un costo di 15.400 di milioni di euro (vedi
Nel giornale di Corsico di luglio si scriveva che il progetto sarà fattibile "esclusivamente se si riusciranno ad alienare le aree di proprietà comunale di via Dante, Monti, Cascina Agostoni e di via Foscolo 3. (se non erro 4 realtà), nelle slides pubblicizzate dal comune a settembre invece le proprieta comunali da vendere sono passate a 6 "per finanziare l'operazione, venderemo gli
edificicomunali di Via Roma 15, Via Dante, Via Monti, Cascina Agostoni, Via Foscolo 3, Centro Diurno Integrato Anziani«G. Perversi» (che sarà trasferito in altra sede)"
Le lodevoli iniziative del comune non hanno però avuto il carattere del confronto, non solo perchè non erano organizzate come confronti tra posizioni diverse che avessero lo stesso spazio temporale di esprimersi, ma anche per l'ovvia asimmetria informativa che c'era tra rappresentanti e tecnici dell'amministrazione e cittadini. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di promuovere
l'assemblea di sabato 8 ottobre alla Pianta.
La consegna lunedì 26 delle prime 500 firme sulla petizione comporta ai sensi del regolamento comunale che si riunisca entro 30 giorni massimo la commissione competente e che il sindaco debba dopo aver ricevuto il parere della commissione comunicarlo entro 30 giorni ai comitato promotore.
Questo significa che, senza commettere alcuna irregolarita, la sindaca potrebbe procrastinare sino al 26 novembre la propria risposta.
E' altresì chiaro che nulla vieta alla commissione comunale competente e al sindaco di dare ai cittadini corsichesi e al comitato una risposta in tempi più brevi. Magari prima che il consiglio comunale venga chiamato, il 12 di ottobre, a esprimersi sul PGT che contiene la proposta di un nuovo municipio.
Votare sul PGT, senza prima aver dato una risposta ai cittadini sottoscrittori della petizione, significa in pratica negare che venga fatta una consultazione preventiva tra gli abitanti di Corsico.
E' chiaro che non ci sono prima del 12 ottobre i tempi di una consultazione, è altrettanto chiaro che votare il PGT senza stralciare il progetto del comune significa negare nei fatti quella partecipazione sbandierata a parole.
Dopo la nascità del comitato è stato un fiorire di iniziative informative in cui l'amministrazione si è spesa per convincere i cittadini della bontà del progetto i nuovo municipio nell'area ex burgo.
Premesso si è passati già da un costo inizialmente indicato in 12 milioni di euro a un costo di 15.400 di milioni di euro (vedi
slides di presentazione dell'opera).
Nel giornale di Corsico di luglio si scriveva che il progetto sarà fattibile "esclusivamente se si riusciranno ad alienare le aree di proprietà comunale di via Dante, Monti, Cascina Agostoni e di via Foscolo 3. (se non erro 4 realtà), nelle slides pubblicizzate dal comune a settembre invece le proprieta comunali da vendere sono passate a 6 "per finanziare l'operazione, venderemo gli
edificicomunali di Via Roma 15, Via Dante, Via Monti, Cascina Agostoni, Via Foscolo 3, Centro Diurno Integrato Anziani«G. Perversi» (che sarà trasferito in altra sede)"
Le lodevoli iniziative del comune non hanno però avuto il carattere del confronto, non solo perchè non erano organizzate come confronti tra posizioni diverse che avessero lo stesso spazio temporale di esprimersi, ma anche per l'ovvia asimmetria informativa che c'era tra rappresentanti e tecnici dell'amministrazione e cittadini. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di promuovere
l'assemblea di sabato 8 ottobre alla Pianta.
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